Oramai è passato un anno da quando Lara Croft ha scoperto lo Scion, un’artefatto proveniente dal continente perduto di Atlantide. Nello stesso anno, lei ha portato a termine alcune questioni rimaste in sospeso (The Unfinished Business) in Egitto e nell’area tralasciata di Atlantide, per le quali ha scritto alcuni libri e ha fatto un training corse sui gradini della sua villa per affinare le sue abilità.  

Lara il pomeriggio si è poco dilettata al sole sul balcone della sua camera da letto. Il suo fedele servitore, gli amici e gli assistenti delle ricerche (i ricercati assistenti research assistant) le hanno portato una coppa del Conte Grigio e una lettera sinistra che era appena stata consegnata. Lara strappa ala busta e comincia a leggere la lettera tra se e se.

Lara sprofonda lentamente nella sua sedia nell’orrore e lascia che la lettera scivoli dalle sue dita. Il Dottor Pollard era il suo mentore e gli aveva insegnato tutto quello che ora lei sa sull’archeologia. Lui era un buon uomo, un archeologo con integrità e con grande rinomanza. A lui era dedicata la Preservazione degli Antichi, e non ha mai avuto un nemico nel mondo. Questo atto di inconfutabile violenza l’aveva lasciata disorientata. O ha qualche senso dopo tutto?

Lara pensò rapidamente di consultare i vecchi volumi e i rotoli di pergamena nella sua libreria. Dopo aver consultato mappe e mappe delle montagne della Cina, cominciarono a brillarle gli occhi. Queste rovine devono rappresentare il luogo dove fu nascosto il leggendario Pugnale di Xian. Il pugnale dovrebbe avere senza dubbio un valore inestimabile, ma si può arrivare a uccidere per questo?

La leggenda dice che colui che si conficca nel cuore il pugnale di Xian, acquisisce il potere del drago ... LETTERALMENTE !!!

Nell'antica Cina, l'imperatore del Drago era colui che deteneva questo potere e assieme al suo esercito, era una forza da non sottovalutare.
Perciò, cominciò a pretendere il vasto territorio cinese. La sua battaglia finale, però, finì con una sconfitta.

Mentre tutti i popoli vennero a lui sottomessi, i monaci guerrieri del Tibet non cedettero e combatterono coraggiosamente contro la sua malvagità.
Conoscendo il potere del pugnale, riuscirono a toglierlo dal cuore dell'imperatore del drago, riducendo lui ed il suo esercito ad un carnaio.
Il pugnale venne rimesso al suo posto all'interno della grande Muraglia e chiuso sotto chiave per i tempi a venire.

Ora, tre parti si contendono la conquista del pugnale e tutte, per ragioni differenti.
La prima parte è l’ordine dei Tibetani di Barkhang, i quali erano i discendenti degli originali monachi guerrieri che avevano sconfitto l’imperatore del Drago. Avevano giurato di nascondere il pugnale in un luogo segreto
.

La seconda è il fanatico team della Fiamma Nera, che desidera ardentemente i mistici poteri del pugnale. Non si sa molto riguardo a questo enigmatico team eccetto che racchiude alcuni dei più spietati assassini e mercenari del mondo. A capo di questo team c’è Marco Bartoli, figlio di Gianni Bartoli, un famoso mago italiano. Gianni Bartoli era ossessionato al trovare il leggendario pugnale. Aveva detto di essere vicino a trovarlo, ma morì in un misterioso incidente che affondò la sua nave: la Maria Doria.

Qin Shihuang, l’imperatore del Drago, era il primo vero imperatore della Cina, Dominatore Cinese con un pugno rivestito di ferro; i generali della sua armata leggermente in ritardo per le manovre militari venivano spesso giustiziati da costui. Dopo aver unito gli stati in guerra della Cina con le conquiste, riuscì a sopraffare senza problemi molti altri eserciti, ma le leggende dei ragazzi non dicono altro.

Alcuni pensano che lui sia un demone, uno Xian, un "essere mistico" in cinese. Secondo la leggenda sappiamo che:

Degli uccelli iniziano a volare nell’aria per annunciare l’avanzo delle armate dell’imperatore del Drago. Mentre le armate si aprono un varco verso est presso l’Altopiano dei Tibetani, i monaci Tibetani si preparano a riceverli vicino alla Grande Muraglia. Durante la battaglia, molti monaci morirono a causa dello spietato esercito nemico, che era armato di archi con grande abilità di tiro e di un’armatura di ferro.

 

I guerrieri dell’imperatore, che condividevano la magia del drago, esibivano i loro occhi da rettili e i denti affilati. La battaglia è gestita dal drago stesso, che assale i nemici col suo fuoco infernale.

 

 

 

Un arciere tibetano, davanti ad una scarpata sulla Grande Muraglia, scagliò una freccia nel collo del drago.

Il drago furioso, si girò nella sua direzione e si avvicinò a grandi passi, giungendo sopra ad un monaco sdraiato con la schiena appoggiata ad una carrozza. Questo monaco giaceva ferito, colpito dalla prima scarica di frecce dell’armata, ma creduto morto dal Drago.

Come l’ombra del Drago lo ricoprì completamente, lui notò uno strano oggetto conficcato nel petto del Drago. Curioso, il monaco raccolse le poche forze che gli erano rimaste, afferrò il manico di quell’oggetto e tirò fuori il pugnale dal cuore del Drago.

talk to the hand!

La magia del pugnale dispersa nell’aria ritornò nel pugnale stesso. Il Drago si raccolse nel dolore e uccise il monaco con il suo ultimo alito infuocato, e così facendo cadde e cominciò a dissolversi. La sua armata, in mancanza del potere del pugnale, ritorna nella sua normale forma umana ed uno ad uno i soldati e i generali cadono moribondi.

L’armata dei monaci si allontanò vittoriosa. Più tardi, due monachi trovarono il pugnale sul luogo della battaglia. Riconoscendo i suoi poteri letali, essi riportarono il pugnale al suo posto, in un tempio nascosto vicino alla Grande Muraglia della Cina.

resting place of the Dagger

Uno dei monaci girò la chiave della porta segreta del tempio e un complesso meccanismo di chiusura

si mise in moto ed aprì la porta. Un monaco restò di guardia e fece cenno all’altro di entrare nel tempio.

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Il secondo entrò e trovò una specie di altare. Posizionò poi il pugnale all’interno del suo recettacolo sull’altare.

L’altare emise un aluce violastra che rempì la stanza. Il monacò si coprì la faccia e urlò. La porta del tempio nascosto sbattè con un rimbombo e si chiuse...

Lara alza gli occhi e guarda fuori dalla finestra di camera sua  “Mi fermerò all’aeroporto per vedere Elizabeth.” pensa Lara tra se e se “Non credo che il governo Cinese sia ospitale.. dovrò prendere un elicottero!”.

“Un sindacato per l’organizzazione dei crimini, eh?” riflette Lara ad alta voce, mentre apre la porta dell’armadio a muro vicino al suo letto, “Queste potrebbero essermi utili. Tira fuori un paio di pistole consumate e un fucile, senza naturalmente dimenticarsi della bussola, il passaporto, e una foto di lei e Winston davanti alla sua casa nel Surrey.

 

 

 

Dopo aver attraversato un ampio pezzo di terra, Lara giunge assieme al suo elicottero sulla Muraglia Cinese in Cina e si cala con una fune su di essa:

 

 

L’elicottero si allontana e Lara è pronta ad iniziare la grande avventura.